lunedì 26 settembre 2011

Famiglia: "Teen Star", il corso su affettività e responsabilità

DA ROMASETTE.IT (L'informazione on line della Diocesi di Roma)
del 26 settembre 2011

Famiglia: "Teen Star", il corso su affettività e responsabilità
Il laboratorio di formazione si svolgerà dal 17 al 20 novembre prossimi a Monterotondo (Roma). Un programma che affronterà tematiche riguardanti la sessualità e gli adolescenti e coinvolgerà anche gli insegnanti di religione della diocesi di Roma
di Emanuela Micucci


Baby prostitute in webcam a 14 anni in cambio della ricarica del telefonino. Basta un click. Uno scenario allarmante quello descritto dal tenente colonnello dei Carabinieri Massimo Giraudo, durante l’incontro “Educare all’affettività e alla sessualità. Rischi e prevenzione dei modelli inadeguati”, che si è svolto nel Centro comunitario di Monterotondo.

Promosso dalla parrocchia Gesù Operario della diocesi Sabina-Poggio Mirteto, l’appuntamento ha dato l’occasione di presentare a docenti, genitori, educatori e operatori sociali il corso per tutor del programma “TeenSTAR”, che si svolgerà dal 17 al 20 novembre (preiscrizione entro il 15 ottobre a teenstar.it@gmail.com). Un laboratorio di formazione per educare gli adolescenti alla sessualità in un contesto di responsabilità, che coinvolgerà anche gli insegnanti di religione della diocesi di Roma: «Nelle loro lezioni affrontano già tematiche legate all’affettività - ha spiegato don Filippo Morlacchi, direttore dell’Ufficio per la pastorale scolastica e l’insegnamento della religione del Vicariato -. Rispondendo alla richiesta del cardinale Vallini di potenziare l’educazione all’affettività».

«Non esistono in Italia statistiche ufficiali della prostituzione minorile spicciola - ha affermato Giraudo -, ma è possibile operare delle stime sulla base dei racconti delle ragazze che si sono rivolte alle forze di polizia». Emerge un fenomeno preoccupante: il 2% degli adolescenti, per lo più ragazze, è disponibile a rapporti sessuali occasionali a pagamento una volta ogni 3 mesi. Un dato, tuttavia, sottostimato perché non tiene conto del cosiddetto dark number, il numero oscuro, cioè la differenza tra i reati consumati e quelli denunciati o scoperti. Non solo. «In un anno, dal 2009 al 2010 - ha proseguito l’ufficiale dei Ros -, gli episodi di mercificazione spicciola sono aumentati del 20%, con un dark number intorno al mille per cento, che significa che per ogni episodio emerso ve ne sono 10 sommersi». Internet e i social network hanno fatto esplodere il fenomeno, tanto che «le percentuali il prossimo anno saranno maggiori».

L’età più critica è tra i 14 e i 17 anni, quando aumenta il numero delle ragazze che accettano un modello «a bassa fedeltà», cioè con partner plurimi o relazioni brevi. «Il ruolo principale di protezione verso il meretricio spicciolo può essere svolto dalla scuola», ha concluso Giraudo. Tuttavia, a differenza dell’educazione sessuale, l’affettività non si ritiene educabile a scuola. Dove è massima l’attenzione alla promozione della crescita intellettuale e culturale dei giovani, ma che riserva poco spazio alle dimensioni affettive e relazionali. «Il rischio è far diventare lo spazio dell’incontro dell’altro uno spazio di esclusiva espressione dei proprio bisogni e desideri», ha affermato la pedagogista Donatella Mansi, coordinatrice di TeenSTAR Italia. «L’affettività e la sessualità invece vanno di pari passo», ha precisato lo psicoterapeuta Daniele Ferrarese.

Elaborato negli Stati Uniti dalla ginecologa Hanna Klaus negli anni Ottanta e diffuso in 40 Paesi, il programma TeenSTAR non solo informa i ragazzi, ma vuole far capire il ruolo della loro responsabilità (www.teenstar.it), rifacendosi alla teologia del corpo del beato Giovanni Paolo II. Ogni tema viene affrontato in sessioni di circa 45-90 minuti, per un intero anno scolastico, ogni quindici giorni. Non eludendo alcun argomento.

Dalla fisiologia all’endocrinologia, dai metodi contraccettivi alle malattie sessualmente trasmissibili. «Scoprire come siamo fatti, sperimentare i messaggi del proprio corpo aiuta i ragazzi a comprendere meglio la sessualità - ha osservato Mansi -. La consapevolezza delle proprie potenzialità permette loro di decidere liberamente che tipo di relazione corrisponde al desiderio più profondo dell’essere uomo e donna». Emerge una proposta che corrisponde alla profondità del loro desiderio. Senza dare ricette precotte, ma accompagnandoli a scoprirla da soli.

26 settembre 2011

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