mercoledì 30 giugno 2010

Alberta Savarese

I nostri ragazzi appena inizia la pubertà vivono il sesso come un gioco, in modo episodico, occasionale e con partner sempre diversi, un modo per esibirsi, una prestazione da dare per essere riconosciuti.
Nell'esperienza quotidiana affettività e sessualità sono assolutamente slegate ed il rischio, lo vediamo quotidianamente, è che tra una "storia" e l'altra ci possa essere una gravidanza.
Chi lavora tra i ragazzi sa bene come sia arduo attivare un processo che permetta alla possibile mamma di riconoscere la vita che sta germinando nel suo corpo, per i nostri ragazzi è inconcepibile, da una "storia" vissuta tra le poltrone di una discoteca, nel bagno della scuola, con un estraneo di cui non conoscono nulla non può nascere un bambino. La vita è negata in partenza, era un gioco, le conseguenze bisogna eliminarle.
Pillola del giorno dopo e aborto sono vissuti spesso dai nostri giovani con assoluta indifferenza, le cicatrici verranno fuori nel tempo.
Per questo è importante preparare insegnati, educatori e genitori ad educare ad una sessualità consapevole. Una sessualità che esprima la bellezza e la dignità dell'amore che genera la vita.

Per maggiori informazioni visita il sito www.teenstar.it