martedì 2 agosto 2011

Dott. Daniele Ferrarese: L’affettività nella prospettiva “Gruppoanalitica”: introduzione ad un’ecologia dello sviluppo emotivo della Persona

La famiglia si configura come luogo primario dell'educazione e come il contesto affettivamente più significativo in cui si svolgono i processi relazionali alla base dello sviluppo cognitivo, emotivo e sessuale della persona.
È necessario sottolineare l’importanza  di corsi o meglio PERCORSI da proporre non soltanto ai giovani al fine di pro muovere una maggiore consapevolezza della proprie “cognizioni ed emozioni” ma anche ai genitori con l'intento  di sviluppare una nuova responsabile maternità e paternità condivisibile e co-costruita.

Dott.Daniele Ferrarese
Consulente di Psicosomatica, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta individuale e di gruppo.




L’affettività nella prospettiva “Gruppoanalitica”:
introduzione ad un’ecologia dello sviluppo emotivo della Persona.
Il vertice di osservazione nella trattazione del presente contributo è quello gruppoanalitico. È un vertice di osservazione che valorizza l’individuo sia negli aspetti personali che sociali. Il modello gruppoanalitico riguarda sia il mondo interno dell’individuo sia il mondo esterno in cui egli vive. Il sociale è visto collegato a più livelli con il campo mentale individuale. La “Gruppoanalisi” quindi non è intesa  soltanto come modello terapeutico, bensì come una  teoria della mente. Nel modello gruppoanalitico il vertice storico-antropologico è fondamentale. In tal senso si parla di transpersonale che consiste nell’impersonale collettivo che attraversa la nostra mente dal momento in cui veniamo concepiti (concepimento che avviene dal momento in cui noi siamo stati pensati possibili dai genitori). In tal senso tale vertice di osservazione  considera diversi livelli del transpersonale:
1)      il livello biologico – genetico (specie-specifico che è tipico della nostra specie);
2)      il livello etnico - antropologico (attiene alla cultura ed è un livello riguardante un macrosistema);
3)      il livello organizzativo istituzionale (che attiene al microsistema);
4)      livello familiare (miti della famiglia);
5)      livello socio comunicativo (attiene alla dimensione macrosociale contemporanea ed i fenomeni che la trasformano influenzando i suoi sistemi socio-organizzativi : ha a che fare con la storia personale del soggetto;
6)      livello politico ambientale (riguarda le relazioni che si specificano nel territorio dove viviamo: è lo spazio delle aspettative e delle relazioni emotive ).
In tal senso ricordando una frase dell’eminente gruppoanalista S.H. Foulkes  ciò che è dentro sta fuori e ciò che è fuori sta  dentro”, è fondamentale comprendere come sia necessario superare ogni dualismo al fine di utilizzare una nuova prospettiva che è quella di gruppo che sempre di più può essere considerata una nuova teoria della personalità, un modo innovativo di concepire la mente e di osservare la realtà.
In tale prospettiva è necessario sottolineare come la ricerca e gli studi in ambito antropologico hanno offerto al modello gruppoanalitico importanti elementi alla “fondazione relazionale della vita psichica”, in ordine del biologico e dell’antropologico, così da riformulare  la concezione del rapporto natura-cultura.
Infatti la caratterizzazione biologica dell’uomo, a differenza degli altri animali, è dovuta ad “una generale carenza di organi ad alta specializzazione”, adattabili ad un ambiente specifico.
Ancora, l'uomo viene al mondo in una condizione di immaturità fisiologica o meglio neotenia.
La “carenza organica” e la “non-specializzazione” che lo contraddistinguono fanno sì che l' individuo sia “biologicamente determinato” ad apprendere dall’esperienza antropologica, cioè dalla capacità  di adattamento al contesto psicosociale.
La Persona quindi si caratterizza grazie ad una configurazione “biopsichica” chiamata “neotenia della specie Sapiens” che è collegata ineludibilmente alle tradizionali dicotomie natura/cultura, biologico/psichico. Nella fattispecie la prospettiva gruppoanalitica diviene centrale nell’approccio psicoeducativo poiché ciascuno di noi assume caratteristiche  sia  biologiche che culturali che fondano la vita psichica all’interno della relazione: relazione col proprio corpo e quello altrui, con una matrice antropologica di appartenenza, in altri termini con la cultura cui tale matrice appartiene.
La famiglia che rappresenta il nucleo fondamentale della trasmissione e della continuità dei contenuti culturali, si inserisce nella storia umana come elemento primario di trasformazione attraverso nuovi significati collegabili allo sviluppo  della mente umana e  dell’identità.
Ciò detto diviene fondamentale nell'approccio ad un’ecologia dell'affettività e quindi dello sviluppo emotivo il livello socio-comunicativo, che riguarda la dimensione macro-sociale contemporanea ed il rapporto di sovrapposizione orizzontale che tale livello assume rispetto alla famiglia ed alla tradizione culturale.
Ognuno di  questi  livelli, infatti, attraversa le matrici individuali, familiari e gruppali  in una dialettica di  continuità/discontinuità che caratterizza la dinamicità di tale fenomeno.
Basti pensare al “dibattito” che attraversa la nostra società, a vario titolo e all'interno dei più svariati contesti, circa la perdita ed il cambiamento di “valori” e la conseguente emergenza educativa nel mondo giovanile.
Ebbene tale cambiamento presuppone una riflessione e condivisione rispetto in primis alla famiglia che si configura come luogo primario dell'educazione e come il contesto affettivamente più significativo in cui si svolgono i processi relazionali alla base dello sviluppo cognitivo, emotivo e sessuale della persona. In linea con il discorso proposto finora è necessario sottolineare l’ importanza  di corsi o meglio PERCORSI da proporre non soltanto ai giovani al fine di pro muovere una maggiore consapevolezza della proprie “cognizioni ed emozioni” ma anche ai genitori con l'intento  di sviluppare una nuova responsabile maternità e paternità condivisibile e co-costruita.  
Dott. Daniele Ferrarese
Consulente di Psicosomatica, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta individuale e di gruppo.

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